La chiesa

Spazio Rosso Tiziano, un concept di spazio aperto dove esprimersi

La Chiesa dei SS. Nazzaro e Celso posta sulla Strada Levata, a metà della leggera salita che approda a Piazza del Borgo, sorse, secondo il Campi, nel 1025, fuori dalla prima cerchia di mura comunali duecentesche.

La struttura dei SS. Nazzaro e Celso è a pianta basilicale e suddivisa in tre navate con sei campate quadripartite su colonne cilindriche tuttora esistenti e ben identificabili sotto il rivestimento in intonaco seicentesco. All’esterno gli elementi romanici determinanti sono la torre campanaria che è la più antica della città insieme a quella di S. Dalmazio, il portale laterale, l’arco gotico in laterizio a lato, la cornice saliente della originaria facciata verso ovest. Il portale laterale sul fianco sud, riemerso per una caduta di intonaco nel 1916, si è conservato in tutta la sua semplicità medioevale, con le sue quattro colonnine in pietra e arenaria grigia disposte a sguancio.

La storia della chiesa parrocchiale dei SS. Nazzaro e Celso si interrompe improvvisamente nel 1903, quando la chiesa di S. Sepolcro le subentrò come sede della stessa parrocchia, ben dotata di redditi. Cominciò un periodo di abbandono e di inarrestabile degrado, come per altre chiese dismesse.

La chiesa dei SS. Nazzaro e Celso divenne falegnameria, poi magazzino dell’Ospedale ; finalmente nel 1986 il suo destino si trasformò in un nuovo futuro, perché Maurizio Sesenna, innamoratosi di quello storico spazio, l’acquistò e curò il progetto di recupero; la chiesa fu riaperta, come sede di mostre e di manifestazioni culturali e musicali il 12 novembre 1989, con l’inaugurazione di una grande mostra antologica con dipinti di Filippo De Pisis .

La Chiesa dei SS. Nazzaro e Celso posta sulla Strada Levata, a metà della leggera salita che approda a Piazza del Borgo, sorse, secondo il Campi, nel 1025, fuori dalla prima cerchia di mura comunali duecentesche.

La struttura dei SS. Nazzaro e Celso è a pianta basilicale e suddivisa in tre navate con sei campate quadripartite su colonne cilindriche tuttora esistenti e ben identificabili sotto il rivestimento in intonaco seicentesco. All’esterno gli elementi romanici determinanti sono la torre campanaria che è la più antica della città insieme a quella di S. Dalmazio, il portale laterale, l’arco gotico in laterizio a lato, la cornice saliente della originaria facciata verso ovest. Il portale laterale sul fianco sud, riemerso per una caduta di intonaco nel 1916, si è conservato in tutta la sua semplicità medioevale, con le sue quattro colonnine in pietra e arenaria grigia disposte a sguancio.

La storia della chiesa parrocchiale dei SS. Nazzaro e Celso si interrompe improvvisamente nel 1903, quando la chiesa di S. Sepolcro le subentrò come sede della stessa parrocchia, ben dotata di redditi. Cominciò un periodo di abbandono e di inarrestabile degrado, come per altre chiese dismesse.

La chiesa dei SS. Nazzaro e Celso divenne falegnameria, poi magazzino dell’Ospedale ; finalmente nel 1986 il suo destino si trasformò in un nuovo futuro, perché Maurizio Sesenna, innamoratosi di quello storico spazio, l’acquistò e curò il progetto di recupero; la chiesa fu riaperta, come sede di mostre e di manifestazioni culturali e musicali il 12 novembre 1989, con l’inaugurazione di una grande mostra antologica con dipinti di Filippo De Pisis .

Di cosa ci occupiamo

Recentemente, il gran numero di partecipanti agli eventi rivolti ai giovani – serate musicali, aperitivi con dj set, convegni e altro – ci ha confermato che le nuove generazioni sono tutt’altro che insensibili al fascino di una chiesa millenaria. Anzi, trovano esclusivo e molto di tendenza un evento organizzato in una location così bella e così ricca di storia. La chiesa si trova a suo agio anche a ospitare – capita sempre più spesso- riprese di clip musicali, shooting fotografici e video promozionali nel campo della moda oltre che alle mostre d’arte.